Nel capitolo 40 di La Rosa della Vendetta, gli eventi prendono una piega drammatica. Gulcemal invita Zaffer sulla scogliera per un confronto emotivo: le chiede se lo ha mai amato. Di fronte alla risposta negativa, Gulcemal, sopraffatto dal dolore, si getta nel precipizio. Considerato morto, la storia avanza di cinque anni, mostrando come i personaggi abbiano continuato le loro vite, ma il passato rimane una presenza costante.
Deva, frutto di una notte di passione con Gulcemal, ha un figlio di nome Cemal, mentre Zaffer vive tormentata dal senso di colpa, rifiutandosi di credere alla morte di Gulcemal. La sua intuizione si rivela corretta: Gulcemal ritorna improvvisamente a Istanbul su una nave. Nel frattempo, scopriamo che Gulcemal ha lasciato tracce della sua presenza, tra cui una società a suo nome e regali misteriosi, tra cui un libro con una lettera di Deva.
Il capitolo intreccia ricordi e misteri: Zaffer riceve un’urna contenente una rosa e una nota enigmatica, e la famiglia di Cemal si prepara per un futuro incerto. Quando Cemal si perde al parco mentre è sotto la supervisione dei nonni, la tensione cresce. Deva, immersa nei preparativi di una mostra dedicata a Gulcemal, sembra ancora profondamente legata al suo ricordo.
Mentre tutti lo credono morto, Gulcemal osserva tutto da lontano. Il suo ritorno promette di sconvolgere le vite di tutti, specialmente quella di Zaffer, che continua a lottare con i fantasmi del passato. La sua resurrezione è simbolica e reale: sarà l’amore o la vendetta a dominare il destino di Gulcemal?