Nel 38° episodio di La rosa della vendetta, si assiste a momenti carichi di emozione e colpi di scena. Zafer riceve un misterioso biglietto accompagnato da un fiore: è un messaggio da Gülcemal, che la chiama “mamma” e la invita a raggiungerlo presso un alto precipizio. Preoccupata, Zafer si precipita sul luogo, trovando Gülcemal in preda a una profonda tristezza. L’uomo, a piedi nudi, ricorda dolorosamente l’abbandono da parte della madre e il trauma causato dal crudele Mustafa Pehlivan. Rievoca anche il momento in cui, preso dalla rabbia, mise fine alla vita di Mustafa, segnando una trasformazione irreversibile nella sua esistenza.
Gülcemal esprime il suo tormento interiore e chiede a Zafer di dirgli la verità sul suo amore per lui. Con un dialogo carico di tensione, Gülcemal rivela la sua sofferenza e accusa Zafer di non averlo mai voluto come figlio. Il confronto raggiunge il culmine quando Gülcemal, in un gesto drammatico, si getta dal precipizio. Zafer, disperata, grida il suo nome, realizzando troppo tardi di averlo sempre amato.
Anni dopo, Zafer sogna di riabbracciare il figlio, ma al risveglio si ritrova con il cuore spezzato. Tuttavia, non smette di credere che Gülcemal sia vivo. Intanto, si scopre che Gülcemal è davvero tornato in città, profondamente cambiato, mentre il piccolo Cemal, suo figlio, si smarrisce e finisce per incontrare proprio suo padre. Ignaro del legame tra loro, Gülcemal si affeziona al bambino e tenta di aiutarlo a ritrovare i genitori.
Le rivelazioni e i sentimenti che emergono promettono di intrecciarsi in un finale mozzafiato, con l’amore e il destino che sembrano giocare un ruolo centrale in questa intricata storia.