L’inverno ha ricoperto la città con il suo manto bianco, ma nel cuore di Gulendam infuria una tempesta ben più devastante. La scoperta della connessione tra Mert, l’uomo che credeva sarebbe stato il suo futuro, e Deva, la sorellastra che ha sempre cercato di tenere a distanza, è una verità insopportabile. Ogni pensiero alimenta la sua rabbia, un sentimento che cresce a dismisura fino a trasformarsi in un impellente bisogno di affrontare Deva faccia a faccia.
Nel cuore della notte, senza esitare, Gulendam si precipita alla porta di Deva. Il gelo della notte non è nulla in confronto alla tensione che si sprigiona tra loro. Appena Deva apre la porta, il confronto esplode in una guerra di parole dure e taglienti. Gulendam, con gli occhi carichi di dolore e furia, accusa Deva di averle mentito, di averle nascosto la verità su Mert e di averle spezzato il cuore. Le sue parole sono impregnate di rancore e delusione.
Deva, però, non cede alle accuse. Cerca di spiegare il suo passato, di far capire a Gulendam che non c’è mai stata alcuna intenzione di ferirla. Ma ogni sua parola sembra solo alimentare l’ira della sorellastra, che si sente tradita nel modo più crudele possibile. Il dolore si trasforma in rabbia cieca, e in un attimo di pura disperazione, Gulendam compie un gesto estremo: afferra un coltello dal tavolo e, con uno sguardo carico di emozione, si ferisce la mano.
Il sangue che scorre diventa il simbolo tangibile della loro frattura, della sofferenza che ha logorato entrambe fino a quel punto di non ritorno. Deva, terrorizzata, dimentica ogni rancore e si precipita ad aiutarla. Senza pensarci due volte, la porta immediatamente in ospedale, con il cuore che le martella nel petto.
Durante i giorni di convalescenza, Gulendam ha il tempo di riflettere. Osserva la fasciatura sulla sua mano come un promemoria delle scelte fatte sotto l’impulso della rabbia e del dolore. Capisce di aver permesso alla gelosia di avvelenare il suo cuore e di aver rischiato di perdere l’unica famiglia che le è rimasta. Con il passare delle ore, la sua rabbia lascia spazio alla consapevolezza: non può cambiare il passato, ma può scegliere di non lasciarsi consumare dall’odio.
Così, Gulendam prende una decisione difficile ma necessaria. È il momento di smettere di combattere contro Deva e di accettare che, nonostante tutto, il loro legame di sangue è qualcosa che nessuna rivalità può davvero spezzare. Ma sarà troppo tardi per ricostruire ciò che è andato in frantumi? E Deva sarà disposta a darle una seconda possibilità?