Nel finale della seconda stagione di Endless love, Hakan si troverà a fronteggiare il dramma di Kemal, intrappolato in un campo di mine a causa di Emir. Per lui non ci sarà nulla da fare: le mine sono state posizionate in modo tale da non lasciare alcuna via di fuga per Kemal. Consapevole del suo destino, Kemal accetterà la sua morte, ma non permetterà che sia vana: deciderà di portare Emir con sé. Nihan sarà distrutta dalla disperazione, ma anche furiosa con Hakan, convinta che non abbia fatto abbastanza per salvare Kemal. Tuttavia, Hakan sarà fermo e chiaro: gli dispiace, ma non può mettere a rischio la vita della sua squadra.
Hakan affronta il dramma di Kemal, intrappolato tra le mine
Hakan avrà un problema cruciale da affrontare. Kemal non ha dato retta a ciò che gli ha chiesto ed è andato a salvare Nihan, insieme a Emir, senza farsi seguire dalla polizia grazie al Gps. Forse Kemal pensava che sarebbe stata la soluzione più consona per salvare Nihan, ma alla fine è andato incontro al suo triste destino: la morte.
Hakan riceverà una telefonata che lo lascerà sbigottito: Kemal è finito intrappolato in un campo di mine insieme a Emir, e i due non riescono a liberarsi. Hakan arriverà sul luogo, un precipizio appena fuori dalla città. Troverà Nihan in preda alla disperazione e alle lacrime, implorando Hakan di aiutarla a salvare Kemal.
“Non ti preoccupare, ce la faremo”, dirà Hakan per rassicurarla.
Kemal sceglie di trascinare con sé Emir nella morte
Gli artificieri inizieranno a lavorare e con del nastro ricostruiranno il percorso che si può compiere, senza pericoli, in quel campo minato. Dopo aver completato il lavoro, uno degli artificieri si avvicinerà a Hakan e Nihan e non avrà buone notizie: di tutte le mine presenti, solo una può essere disinnescata, ed è proprio quella accanto a Emir.
Per Kemal non c’è nulla da fare, anche un minimo movimento lo porterà alla morte. Anche Kemal scoprirà questa verità, che non vorrà che la sua morte sia vana, così deciderà di bloccare Emir con lui, proprio mentre quest’ultimo starà compiendo il suo cammino verso la salvezza.
La disperazione di Nihan e il sacrificio di Kemal
Hakan capirà che non c’è più niente da fare e ne sarà rammaricato, mentre Nihan continuerà a implorarlo a fare qualcosa.
“Nihan, dobbiamo andarcene subito da qui”, dirà Hakan senza mezzi termini, ma la ragazza non vorrà sentire ragioni. “Nihan, mi dispiace, ma è un rischio, non posso mettere a repentaglio la vita di tutti quelli della mia squadra”, dirà Hakan mostrando un senso di responsabilità degno di nota.
“Ti dispiace eh, sai chi c’è laggiù? C’è la mia anima, il mio sangue. Se fossi veramente dispiaciuto non saresti così tranquillo”, dirà Nihan urlando e in preda alle lacrime, “devi fare qualcosa e al più presto”. Ci penseranno gli artificieri a far allontanare Nihan: “La zona è troppo pericolosa, si allontani immediatamente, un’esplosione potrebbe verificarsi da un momento all’altro”. Tutto questo accadrà pochi istanti prima che Kemal azionerà volontariamente una mina per uccidere sia lui che Emir.